Intervista ad Augusto Maurandi, co-fondatore e curatore argentino di Spazio Punch a Venezia

“Spazio Punch è arte, moda, editoria, architettura, contemporaneità”. Questa descrizione racchiude tutte le parole chiave connesse alla tua organizzazione, uno spazio non-profit unico a Venezia, nell’isola della Giudecca. In che modo avete vissuto e reagito all’apertura nel post-Covid come realtà veneziana?

Augusto Maurandi: Siamo stati tra i primi a riaprire, abbiamo quindi dovuto tenere conto non solo delle dinamiche ordinarie relative a una mostra, ma anche delle norme di sicurezza. La riapertura l’abbiamo vissuta con un gran senso di felicità, di comunità di voler stare insieme.

Per spiegare questa sensazione dobbiamo tornare indietro nel tempo: l’acqua alta del 12 novembre 2019 ha sommerso Punch con 40 cm, lo spazio è rimasto molto danneggiato. Poco dopo incontro i componenti della Fondazione Malutta, gruppo di artisti, specialmente pittori, che lavora da anni a Venezia. Molti di loro avevano sofferto l’acqua alta nei loro studi e avevano necessità di spazio per lavorare. È stato così che abbiamo creato una residenza senza essere una residenza, chiamiamolo un grande laboratorio collettivo. L’esperienza doveva durare un mese o poco più, ma a causa del Covid19 è durato 5 mesi.

Era fondamentale per Spazio Punch partire dall’ Abc: pennelli, olio, tela e artisti locali… All’opening ha partecipato gente che per mesi non ha potuto frequentare università, accademie, mostre; era una forma per tutti di tornare in campo.

Il vostro spazio ha da sempre accolto eventi di nicchia e di qualità, aprendosi a collaborazioni internazionali e continuative con realtà come La Biennale d’Arte e di Architettura, e la Mostra del Cinema di Venezia. Quale è il tuo parere in merito alla decisione di posticipare La Biennale di Architettura al prossimo anno?

AM: Spazio Punch ospita e produce dei progetti con una linea editoriale non lineare, che seguo insieme a Saul Marcadent co-direttore, i progetti hanno dato una forte identità allo Spazio,  come potete vedere sul nostro sito web.

La decisione di spostare la Biennale al 2021 mi è sembrata corretta, non c’erano altre possibilità, penso che il possibile per mantenere l’edizione sia stato fatto.

Adesso lascio al curatore e ai paesi  partecipanti  la responsabilità del bellissimo titolo scelto per l’edizione 2020, How will  we live Together?…  dopo l’esperienza Covid19, nel 2021, non si può presentare sotto lo stesso titolo gli stessi progetti e autori senza una forte riflessione, che mi auguro ci sia!

Ci troviamo in un momento critico e delicato, in cui l’intero settore culturale cerca di ripartire con grande fatica, tra limitazioni, divieti e poche speranze per un futuro incerto. Quale pensi possa essere un “piano di azione” per il futuro prossimo e quale è il “piano di azione” di Augusto Maurandi/Spazio Punch.

AM: Penso sia finita un’era bizantina, basta narcisismi, si deve saper riconoscere la qualità dei giovani e dare a loro delle opportunità, sono un’enorme risorsa. Andare in cerca delle persone che sono concentrate nelle loro ricerche su diversi campi, portarli alla luce e sostenerli.

Mi sono reso conto che si è formata una preziosa rete di persone, che conosco da tanto tempo, che fungono da satelliti e mi indicano altre persone a loro volta e progetti interessanti, sono un vero tesoro.

Quando vedo i nuovi progetti museali con spese miliardarie, CDA piazzati dall’alto senza competenze e  conoscenze nel territorio, sinceramente soffro, perché andranno contro a un fallimento sicuro. Dobbiamo essere mutevoli e veloci, dare nuovi stimoli al pubblico e far sentire loro “good vibrations”,  che si sentano felici e parte del progetto.

Credi che la crisi causata dal Covid-19 possa essere letta come una nuova opportunità?

AM: Potrebbe essere un’opportunità unica. Non si può tornare a prima del Covid19, stiamo distruggendo il mondo, l’ambiente la natura…il consumo alimentare è fuori controllo.

Servono delle menti illuminate e ci servono decisioni universali. Siamo tutti sulla stessa astronave e non tutto è economia, il reddito deve essere ridistribuito per poter affrontare le future sfide. Da parte nostra continueremo a fare il nostro lavoro, Covid19 è parte della nostra contemporaneitàe ci dobbiamo mettere in gioco.

 

SPAZIO PUNCH

Giudecca 800/O, Venezia

[Vaporetto stop Giudecca Palanca]

info@spaziopunch.com

www.spaziopunch.com

Fotografia dell’interno di Spazio Punch, Giudecca, Venezia

Targa di Spazio Punch, Giudecca, Venezia

Start typing and press Enter to search