La Casa Infinita: il progetto di Gerardo Caballero per il Padiglione Argentina alla XVII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia

In occasione della XVII Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia, l’Argentina presenta, nelle Sale d’Armi, il progetto La Casa Infinita a cura di Gerardo Caballero, con la collaborazione di Paola Gallino, Sebastián Flosi e Franco Brachetta.

A partire dall’interrogativo How we will live together? (Come vivremo insieme?) il lavoro si sviluppa riflettendo sul concetto di casa a livello filosofico ed elaborando le sue ripercussioni, fino ad ottenere come risultato la casa infinita: “una successione di spazi indefiniti che si snodano lungo un muro che li articola e li collega”. È un progetto ambizioso ma senza pretese, di austera grandezza, che dà generosamente conto della cultura architettonica argentina.

“Ognuno di noi vive in una casa diversa, ma alla fine ci rendiamo conto che è sempre la stessa. Quella che condividiamo e che appartiene a tutti. (…) Ha patii immensi con montagne e pianure, ha piccole stanze con letti e tavoli, tutto è collegato, si passa da una parte all’altra, è un viaggio che dura tutta la vita. Condividiamo questa casa infinita che è il Mondo”.

Come in ogni casa, ci sono stanze che sono più belle, più luminose, più ordinate, e ce ne sono alcune che sono più scomode, dove fa sempre caldo o freddo, ci sono cantine…Questa casa è rappresentata dalla classica casa chorizo argentina (casa popolare tradizionale) in cui la stanza è abitata in modi diversi, con usi diversi, ma è sempre la stessa; il punto di partenza è quindi questa unità che viene manipolata geometricamente e ripetuta per creare un’analogia astratta, il cui colore rosa ricorda la tecnica usata in Argentina per dipingere le case mescolando sangue animale con la calce. Le pareti sono formate dall’unione di blocchi di legno e MDF, che permettono alla luce di filtrare nell’area contribuendo a creare l’idea di uno spazio condiviso; allo stesso modo, la ripetizione della sequenza rappresenta quella reiterazione presente nelle abitazioni collettive in cui si ripetono spazi, recinti, ecc. suggerendo, ancora una volta, l’idea di una cosa che non ha né inizio né fine. L’opera è concepita in modo tale da poter raccontare senza ostentazione: da qui la semplicità dei mobili (letti e tavoli) che lo accompagnano e la facilità del riutilizzo dei materiali impiegati. Sui tavoli e sui letti sono esposti progetti argentini differenti e rappresentativi di alloggi collettivi di iniziativa pubblica e privata, che avvicinano lo spettatore alla cultura architettonica del paese, ai materiali più usati, alla geografia, ai modi di fare, attraverso immagini che rivelano la contaminazione visiva, i contesti, le distanze, l’idiosincrasia.  Tra progetti di case popolari che non furono mai costruite ed esempi di architettura argentina degli anni ’70, si presenta una varietà di stili, raccontata con “molto interesse intellettuale ma in modo molto elementare”, come dice l’autore.

Il risultato è impeccabile. Caballero riesce con un’innegabile semplicità a raccontare una parte della cultura argentina, facendo un taglio preciso che è determinato dal “collettivo”, costruendo uno spazio in cui “il visitatore vivrà tante case quanti sono i percorsi che sceglie”.

Come vivremo insieme? “Credo che vivremo insieme finché saremo consapevoli che già viviamo insieme e che tutto ciò che facciamo è in definitiva collegato al resto e ciò che facciamo non è guardarsi l’ombelico (nel senso di autocontemplazione); credo anche nella frase che dice dipingi il tuo villaggio e dipingerai il mondo e che la globalizzazione ha un po’ cancellato tutto questo, ma ognuno di noi deve essere al suo posto, profondamente aggrappato e radicato nella nostra cultura, nel nostro modo di costruire. Penso che questo sia importante. Vivremo insieme se siamo consapevoli di vivere già insieme. Dobbiamo supporre questo”.

Ringraziamo l’Arch. Gerardo Caballero per la sua presentazione, per averci accompagnato nella visita dell’opera, scortandoci fino alla sua genesi, all’elaborazione del progetto e alla sua realizzazione finale. Ringraziamo anche il coordinatore generale, Sec. Andrea Alba González, addetto culturale dell’Ambasciata Argentina in Italia.

 

Padiglione Argentina – La casa infinita

La Biennale di Venezia 2021

Primo premio nel concorso di progettazione curatoriale e preliminare per la selezione ufficiale del padiglione argentino. XVII Mostra Internazionale di Architettura.

Commissario: Juan Falú

Curatori: Gerardo Caballero

Team

*  Gerardo Caballero

*  Paola Gallino

*  Sebastian Flosi

*  Franco Brachetta

*  Ana Babaya

*  Leonardo Rota

*  Emmanuel Leggeri

*  Sofia Rothman

*  Gerardo Bordi

*  Edgardo Torres

*  Alessandro De Paoli

🗓

MAR – DOM

22/05 > 31/07

11.00 – 19.00

01/08 > 21/11

10.00 – 18.00

ARSENALE, BIENNALE DI VENEZIA, VENEZIA

 

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